Capitolo N°9: «La separazione»

Renzo, Lucia ed Agnese, ufficialmente separati, prendono due strade diverse, l’uno per Milano e le altre due per un monastero collocato nella città di Monza. In quest’ultimo si trova Gertrude, detta “La signora”, badessa del monastero di monache della città. Tramite la lettera scritta da Fra Cristoforo Lucia ed Agnese vengono accolte nel monastero e tenute al sicuro dalla grinfie di Don Rodrigo. Analessi sulla storia di Gertrude.
Luoghi citati nel capitolo:
Monza:
Monza era il luogo dove Fra Cristoforo aveva indirizzato Agnese e Lucia per proteggerle da Don Rodrigo. Inizialmente Manzoni dice che l’autore del manoscritto originario non voleva dire esplicitamente il nome di questo paese: «Il nostro autore non descrive quel viaggio notturno, tace il nome del paese dove Fra Cristoforo aveva indirizzate le due donne; anzi protesta espressamente di non lo voler dire.» tutto questo perché Lucia, in quel soggiorno che le doveva assicurare protezione, andrà incontro a numerosi rischi e intrighi da parte di una persona appartenente a una famiglia molto potente al tempo di scrittura dell’autore. In realtà poi – dopo una serie di indizi che vengono forniti (a Manzoni in primo luogo) da uno storico milanese vissuto tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 (Giuseppe Ripamonti) non possiamo fare altro che pensare che la misteriosa città sia Monza: «Uno storico milanese che ha avuto a far menzione di quella persona medesima, non nomina, è vero, né lei, né il paese; ma di questo dice che era un borgo antico e nobile, a cui di città non mancava altro che il nome; dice altrove, che ci passa il Lambro; altrove, che c'è un arciprete. Dal riscontro di questi dati noi deduciamo che fosse Monza senz'altro.»


Il convento dei Cappuccini a Monza:
Il convento dei cappuccini a Monza fu il luogo dove il barocciaio deve portare Lucia e Agnese. Come è scritto nel romanzo il convento era a pochi passi distante da Monza: secondo molte fonti il convento descritto coinciderebbe con il convento dei Cappuccini in via Marsala 44 a Monza. Le due donne vengono accolte dal padre guardiano del convento per essere poi condotte alla loro definitiva sistemazione nel convento delle monache di Monza. «Le donne si sarebbero trovate ben impicciate, se non fosse stato quel buon barrocciaio, che aveva ordine di guidarle al convento de’ Cappuccini…»
Il monastero delle monache di Monza:
Il convento delle monache di Monza fu il luogo dove Lucia e Agnese sono condotte dal padre guardiano per confidare nella protezione della monaca, “la signora” Gertrude al fine di non subire le violenze di Don Rodrigo, nonché edificio dove la monaca passò praticamente tutta la sua vita. Il convento è stato abbattuto nel 1956 e si trovava a sinistra della facciata della chiesa di Santa Margherita e di San Maurizio, oggi sostituito da un palazzo. Resta tuttavia il portone che portava all’edificio conventuale. «Bene; io vi conduco subito al monastero della signora».
