
Conte Zio
Il conte zio è lo zio di don Rodrigo e del conte Attilio, membro del Consiglio Segreto e amico di alcune figure importanti, quali ad esempio il Padre Provinciale e un’enorme vastità di uomini nobili. Egli viene nominato per la prima volta nel capitolo XI, quando il conte Attilio gli si rivolge per convincerlo a fare allontanare padre Cristoforo dal convento di Pescarenico per impedirgli in questo modo di ostacolare la missione di don Rodrigo. Il conte zio crede ad Attilio e segue il consiglio da egli proposto di fare pressione sul Padre Provinciale. Nel capitolo XIX il conte zio invita a pranzo il Padre Provinciale oltre ad altre persone nobili al fine di fare nei confronti del religioso una bella figura. In seguito, finito il pranzo, il conte zio si apparta con il Padre Provinciale in un'altra stanza e inizia a parlargli di padre Cristoforo mettendolo in cattiva luce, menzionando specialmente il passato burrascoso del frate e il tentativo di proteggere il ricercato Lorenzo Tramaglino. Alla fine dell’incontro i due uomini si riuniscono agli altri ospiti, dopo aver convinto il padre provinciale a far trasferire fra Cristoforo in un altro luogo dove poter predicare.
La sua morte viene ricordata durante l'epidemia nel capitolo XXXV e fu una delle motivazioni che hanno permesso il ritorno di fra Cristoforo a Milano da Rimini per poi recarsi al lazzaretto al fine di accudire gli ammalati di peste.
luoghi attraversati dal personaggio nel corso del romanzo